LS 55
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LS 55 Statua della Nike di Samotracia h. cm. 220 alle ali (Museo del Louvre – Parigi)
Statua raffigurante La Nike di Samotracia presente al Museo del Louvre, realizzata in resina bianca patinata antico, adatta solo per la collocazione in ambienti interni.
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Disponibile dal:
Altezza | cm. 220 |
Peso | Kg.50 |
Composizioni | Statua in resina bianca patinata antico, adatta solo per ambienti interni. |
Proprietà | Tempo di consegna: circa 30 giorni |
LS 55 Statua della Nike di Samotracia h. cm. 220 alle ali (Museo del Louvre – Parigi)
Nella nostra collezione di statue classiche è presente la statua della Nike di Samotracia, realizzata in resina bianca patinata antico, adatta solo per la collocazione in ambienti interni.
Nike è la personificazione della Vittoria e viene raffigurata con ali aperte, mentre vola con impeto. In Esiodo viene detta figlia del Titano Pallante e di Stige; appartiene perciò alla prima stirpe divina, anteriore agli Olimpici. Per l’omonimia in greco dei due “Pallas”, il titano Pallante e la dea Pallade Atena, Nike, ad Atene, non è altro che uno degli epiteti di Atena. “La Nike di Samotracia” ritrovata nel 1863 a Samotracia senza testa né braccia (soltanto una mano fu ritrovata nel 1950), viene datata intorno al 190 a.C., epoca in cui i Rodiensi , in guerra contro Antioco III, riportarono una serie di vittorie. La Nike - polena ante litteram - doveva essere collocata sulla prua della nave che ella conduce al successo: il vento la colpisce in pieno, agitando le vesti e incollandole al corpo. Il drappeggio appare quasi barocco, il che giustifica la data piuttosto tardiva attribuita all’opera, ed il vento spinge indietro con forza le ali. La scultura originale è in marmo di Rodi ed è conservata a Parigi, al Museo del Louvre. Fu realizzata e dedicata nel 190 avanti Cristo per commemorare le vittorie riportate dalla flotta di Rodi su Antioco Terzo re della Siria. Secondo una ricostruzione questa colossale dèa alata della vittoria era in origine posta sulla prua di una grande nave collocata su una collinetta di fronte al Santuario dei Cabri, nell'isola di Samotracia. La statua sembra atterrare o spiccare il volo dalla prua della nave: la figura, eretta, si sviluppa lungo l'asse perpendicolare della gamba destra, sulla quale appoggia tutto il corpo, mentre la gamba sinistra è arretrata come a cercare stabilità o per darsi lo slancio necessario. Il torace è spinto in avanti, quasi gonfio d'aria inspirata, e leggermente ruotato a destra rispetto l'asse centrale, quasi come se stesse per volgere il proprio busto, mentre la parte inferiore del corpo sembra accennare una rotazione verso il lato opposto: questa lieve torsione crea una linea sinuosa che percorre tutto il corpo della dea, ispirando un forte senso di dinamismo.Questa particolare postura fisica si può spiegare con un'azione che, a causa della frammentarietà dell'opera, possiamo solo presupporre. Il fascino di questa Nike è dato dalla sua leggerissima veste, il chitone, che un vento impetuoso sembra incollare, quasi dissolvendolo, al bellissimo corpo, lasciando intravedere i suoi seni prorompenti, le curve morbide del ventre, il leggero infossamento dell'ombelico. La posa ricorda le sculture di Lisippo.